Nido d'Infanzia
da 3 a 36 mesi
L’asilo nido Bim Bum Bimbo ha dentro di sé, come, finemente, raffigura la sua stessa denominazione l’immagine del bambino e un suo spazio educativo sano, ecologico, divertente e biologico in cui è immerso…
La nostra struttura si pone come scopo principale la promozione e la formazione completa del bambino nei suoi primi anni di vita, rispettandone le caratteristiche peculiari e curandone l’aspetto affettivo, conoscitivo-intellettivo, umano, un luogo dove si va oltre l’aspetto puramente assistenziale e del puro gioco, come può essere nella realtà del babyparking.
Esso sarà un punto di riferimento per i genitori e per i loro piccoli, ai quali verrà assicurata una base educativa e la possibilità di giocare, sperimentare, conoscere, imparare, socializzare con i propri coetanei, preparandoli alla successiva scuola dell’infanzia.
Questa premessa, per evidenziare la nostra filosofia e i nostri principi educativi di base, fondati su anni di esperienza, utili al bambino come stimolo e crescita. La struttura degli spazi, i giochi e i materiali proposti sono pensati affinché ciascuno di loro trovi risposte adeguate al suo personale livello di sviluppo e di autonomia.
Allo stesso tempo, l’osservazione periodica delle cartelle di ciascuno di loro, con i disegni, i commenti e le descrizioni di particolari momenti e le foto, servirà alle educatrici ad avere una visione più completa del bambino e soprattutto a darne un resoconto più preciso al genitore.
Sarà tutto a dimensione di bambino, egli sarà il protagonista in un luogo in cui la relazione educativa non è di assorbimento, attraverso una procedura lineare input-output con l’educatrice che ha un ruolo predominante con un’azione di indirizzamento e che ad ogni obiettivo corrispondono attività che devono portare a raggiungere quella determinata performance individuale. Sarà nostra prerogativa tenere un basso interventismo adulto, per svolgere un’azione di sfondo, di predisposizione di esperienze aperte, piuttosto che di itinerari fortemente prefissati.
Non si tratta di una sorta di “sottrazione formativa” ma un modo di vivere il nostro ruolo educativo centrato sulle capacità di sintonizzarsi sulle potenzialità evolutive dei bambini, senza inutili forzature; educatore e bambino saranno volti a creare uno spazio-tempo in cui lo scambio prevalga sulla trasmissione.
Nonostante ciò, ci sarà una precisa programmazione e i suoi obiettivi, le verifiche dei percorsi educativi ed un confronto sempre attivo tra il personale educativo.
La famiglia sarà pienamente coinvolta nella vita del nido attraverso la partecipazione ad una serie di incontri come colloqui individuali con l’educatrice di riferimento, riunioni di verifica sull’andamento del gruppo, la giornata del “nido aperto”, le nostre feste.